L’autoefficacia definisce quell’attitudine cognitivo-comportamentale che porta le persone ad avere convinzione nelle proprie capacità di organizzazione e di azione nel raggiungimento dei risultati prefissati.
Essa si fonda su quella che viene definita teoria sociale cognitiva: gli individui sono visti come agenti proattivi nella regolazione delle loro cognizioni, motivazioni, azioni ed emozioni, piuttosto che essere dei semplici reagenti passivi all’ambiente. Le convinzioni di efficacia influenzano il modo in cui le persone pensano e si sentono.
Questo cosa vuol dire?
L'autoefficacia è un parametro psicologico che ha un impatto importante non solo nella performance ma anche nel percorso riabilitativo. L’attitudine mentale del soggetto potrebbe far pesare l’ago della bilancia in positivo o in negativo riguardo al percorso intrapreso. Quindi andrebbe sempre indagata e presa in considerazione.
Cosa si può fare a riguardo?
L’autoefficacia è un costrutto cognitivo-comportamentale che non si crea dal nulla. Sicuramente ci sono persone più predisposte ad un tale atteggiamento attitudinale rispetto ad altre. Tuttavia alcuni fattori esterni hanno un ruolo importante nella costruzione dell’autoefficacia. Tali fattori sono:
1)Esperienze passate
Costituiscono la fonte più proficua per acquisire un forte senso di autoefficacia e rappresentano la memoria di situazioni passate affrontate con successo. Esperienze di padronanza personale consolidano le aspettative future, mentre esperienze negative producono l’effetto opposto.
2)Esperienze nate dal confronto con altri
E' fornita dall’osservazione di modelli. Vedere persone simili a sé che raggiungono i propri obiettivi attraverso l’impegno e l’azione personale incrementa in noi la convinzione di possedere quelle stesse capacità.
3)Persuasione verbale
Consolida la nostra convinzione di essere in possesso di ciò che occorre per riuscire. Purtroppo le aspettative di efficacia che ne derivano sono meno forti di quelle prodotte dall’esperienza pratica.
4)Stati fisiologici, stati emozionali
Spesso le situazioni di stress e la tensione vengono percepite come il presagio di una cattiva prestazione. Non è l’intensità delle reazioni emotive e fisiche ad essere importante, quanto piuttosto il modo in cui esse vengono percepite ed interpretate. Per esempio le persone (o atleti) che hanno un buon senso di efficacia considerano il proprio stato di attivazione emotiva come qualcosa che facilita l’azione dando energia.
In conclusione, nella performance fisica come nella riabilitazione l’autoefficacia, come altri parametri psicologici e comportamentali, sono molto importanti da tenere in considerazione nel raggiungimento degli obbiettivi prefissati, oltre al parametro strettamente fisico.