Fratture da stress
Cosa sono e come riconoscerle

Riabilita studio associato fisoterapico

La frattura da stress è una piccola frattura ossea dovuta a microtraumi ripetuti e non riconducibile ad un vero trauma; nota anche come “frattura da fatica”, è un comune infortunio da sovraccarico degli sport ciclici (running su tutti). I fattori di rischio non modificabili sono:
•Età
•Elevato BMI
•Sesso femminile
•Condizioni mediche che influenzano la densità ossea, come l’osteoporosi


Mentre i fattori modificabili, ovvero quelli su cui possiamo andare ad agire sono:
Aumento improvviso dei carichi di allenamento (intensità, volume o dislivello)
•Scarsa qualità del sonno
•Stato di malnutrizione
•Fattori di stress psicofisico
•Cambio di calzature


Attenzione! Non stiamo dicendo che se presenti tutte queste condizioni avrai sicuramente una frattura da stress se pratichi sport, ma sicuramente potresti avere un rischio più elevato.

PRESENTAZIONE CLINICA

La frattura da stress si manifesta solitamente con dolore, che all’inizio può presentarsi anche in maniera lieve, ma, se trascurata, tende a peggiorare nel tempo e nelle attività in carico. I distretti maggiormente interessati sono le ossa dell’arto inferiore: se non si ha dolore nell’effettuare saltelli ad una gamba molto spesso non siamo di fronte ad una frattura da stress. Tendenzialmente, l’area del dolore è circoscritta ad un punto ben preciso e può presentare i classici sintomi dell’infiammazione (calore, rossore, gonfiore). In fase iniziale, in condizione di riposo, la sintomatologia può essere assente, col progredire della patologia possono comparire i sintomi anche durante le attività quotidiane.

FRATTURE DA STRESS A RISCHIO ELEVATO

Alcune fratture da stress vengono classificate come “ad alto rischio” di complicazioni, come scomposizione secondaria, ritardo di guarigione, rischio di pseudoartrosi o necrosi. Le fratture da stress a rischio elevato sono le seguenti:
•Base del secondo e quinto metatarso
•Osso sesamoide del primo metatarso
•Osso navicolare
•Astragalo
•Malleolo Tibiale
•Diafisi tibiale anteriore
•Rotula
•Porzione laterale della diafisi femorale
•Porzione superiore del collo del femore


Quando si sospetta una frattura da stress in queste zone si deve assolutamente fare un esame diagnostico (RMN, RX o TAC in accordo con un professionista sanitario), un attento follow-up e seguire un approccio più conservativo del trattamento (tra cui riposo più lungo e/o arto in scarico).

COME RICONOSCERE UNA FRATTURA DA STRESS

In presenza di dolore localizzato che peggiora con il carico presente da almeno 7 giorni, di un fattore di rischio modificabile e di dolore all’esecuzione di saltelli ad una gamba è consigliabile rivolgervi ad un professionista sanitario nella tua zona (ortopedico, fisioterapista, fisiatra) che saprà riconoscere la presenza o meno di una frattura da stress, indirizzare il trattamento (fisioterapista) e prescrivervi un esame diagnostico (ortopedico e fisiatra).

TRATTAMENTO

Solitamente il trattamento è conservativo e consiste in un periodo di riposo iniziale, che in fratture a basso rischio può essere anche molto breve; successivamente è necessario quantificare lo stress meccanico delle varie attività esercitato nel distretto interessato e preparare in base alle sensazioni del paziente un programma di ritorno graduale alla corsa (o all’attività praticata). In caso di frattura da stress, risulta comunque opportuno affidarvi ad un professionista sanitario nella tua zona affinché possa guidarvi in sicurezza alla guarigione e non effettuare un trattamento “fai da te”.

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